La Normativa sul Lavoro Occasionale Accessorio e sui Buoni Lavoro

Curiosità
Buoni di lavoro con un impiego part-time
Posso percepire i buoni lavoro se ho un impiego part-time?
I buoni lavoro possono essere utilizzati per pagare diversi prestatori di lavoro accessorio, tra i quali studenti, pensionati, disoccupati, cassaintegrati ed anche lavoratori part-time. Le persone che hanno un regolare rapporto di lavoro a tempo parziale possono, pertanto, percepire i voucher Inps, a patto però che i buoni non vengano utilizzati d...

Buoni lavoro e Aspl
Con i buoni lavoro si perde l'indennità di disoccupazione?
I voucher per le prestazioni di lavoro occasionale accessorio non incidono sull'indennità di disoccu...Leggi tutto

Chi sono le persone in cerca d'occupazione?
Le persone in cerca d'occupazione
A fini statistici le persone in cerca d'occupazione sono le persone d'età compresa tra i 15 ed i 74 ...Leggi tutto

Come riscuotere i buoni lavoro?
Dove incassare i voucher lavoro?
I buoni lavoro INPS prevedono diverse modalità di riscossione a seconda di dove li abbia acquistati ...Leggi tutto

Dove comprare i buoni lavoro?
I buoni lavoro si possono acquistare all'INPS, in banca, in tabaccheria e in posta
I buoni lavoro possono essere acquistati in formato cartaceo presso le sedi Inps oppure in via telem...Leggi tutto

I Voucher per il Lavoro Occasionale Accessorio

Negli ultimi tempi stanno assumendo una crescente rilevanza i buoni lavoro, uno strumento ideato per il pagamento del lavoro occasionale accessorio introdotto dalla Legge Biagi.
La normativa di riferimento è contenuta nella Legge n.133 del 2008 e nella Legge 33 del 2009, oltre che in alcune Circolari dell'Inps quali la numero 104 del 2008 (settore commercio, turismo, servizi), la 44 del 2009 (settore domestico) e la 76 del 2009 (impresa familiare).

I voucher rappresentano uno strumento innovativo volto a facilitare l'assunzione regolare di lavoratori impegnati per un periodo di tempo limitato, in particolari settori produttivi e subordinati a particolari tipologie di contratti che ora andiamo a illustrare.
 
Il contratto di lavoro occasionale accessorio
Il lavoro occasionale accessorio è un tipo specifico di prestazione lavorativa che viene svolta in modo non continuativo in virtù di particolari esigenze, ad esempio legate alla stagionalità di una mansione.

Passatempi

Per tali forme di lavoro sono previste la copertura assicurativa attraverso l'INAIL e quella previdenziale attraverso l'INPS, di conseguenza sono i periodi di lavoro pienamente riconosciuti a fini pensionistici, pur non dando diritto a prestazioni a sostegno del reddito come assegni familiari, maternità e via dicendo.

Trattandosi di particolari contratti di lavoro la loro applicazione è limitata a determinati settori quali:

  • Imprese agricole per lo svolgimento di attività stagionali, oppure per attività non stagionali purchè il volume d'affari dell'impresa sia inferiore a 7.000 euro.
  • Imprese familiari che operano nel commercio, turismo e servizi per lo svolgimento delle loro specifiche attività da parte di persone estranee all'impresa. Anche in questo caso è posto un limite al volume d'affari dell'azienda, fissato in 10.000 euro.
  • Lavoro domestico relativamente ad attività occasionali
  1. d'assistenza a componenti della famiglia o di cura della casa;
  2. eventi sportivi, culturali, fieristici o legati a iniziative di solidarietà o di emergenza;
  3. opere di manutenzione, pulizia e giardinaggio relativamente a edifici, strade, parchi;
  4. consegna porta a porta e vendita ambulante di stampa;
  5. insegnamento privato.

Per quanto concerne i restanti settori produttivi il contratto accessorio può essere applicato solo a lavoratori che appartengono alle seguenti categorie:

  • giovani al di sotto dei 25 anni iscritti a corsi scolastici o universitari;
  • pensionati;
  • casalinghe;
  • coloro che percepiscono prestazioni integrative del salario o a sostegno del reddito, come i cassaintegrati e lavori in mobilità.

I lavoratori che possono essere pagati tramite i buoni lavoro devono, inoltre, rientrare nei paramtetri fissati dal Governo, tra i quali ne ricordiamo alcuni. In particoalre i prestatori di lavoro occasione non possono superare la soglia di guadagno di 5.000 euro netti all'anno elargiti da un unico committente, limite che scende a 3.000 euro annui complessivi (e non più per singolo committente) quando il lavoratore beneficia già di prestazioni integrative o di sostegno al reddito.


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